Il progetto Una casa per Plum Village - La casa

L'aspirazione alla presenza di una comunità monastica di Plum Village in Italia è un desiderio sentito dai tanti sangha italiani e spesso oggetto di confronto e condivisioni. Già a Plum Village, durante i ritiri dedicati alla comunità italiana, ci furono occasioni per incontrare gruppi di praticanti di diverse province italiane che condividevano questo progetto.
Molte sono le forme in cui questa idea sembra volersi realizzare e come un campo dove ogni fiore che sboccia ha il suo colore e la sua bellezza così molte sono le forme in cui questa aspirazione prende corpo, nelle molte direzioni e nelle sue realizzazioni.
L'idea di una struttura residenziale come spazio da gestire e da offrire ai monaci della comunità di Plum Village, nonostante fosse per noi un'aspirazione già presente da molti anni, si concretizza nel periodo dell'epidemia di Covid, quando la quarantena costrinse tutti a limitare i contatti personali e a interrompere gli abituali periodi di ritiro presso il monastero di Plum Village.
L'isolamento ci fece sperimentare in modo più intenso l'essere parte di una comunità, che nella sua mancanza faceva sentire più intensamente la sua presenza.
Sentimmo che quello era il momento di rilanciare e che il nostro sogno non era poi troppo e poteva concretizzarsi in azioni concrete.
Cominciammo così a girare per le campagne a noi vicine in cerca di un luogo dove la comunità avrebbe potuto incontrarsi e ritrovarsi, organizzare giornate di pratica e ritiri.
Incontrammo  molte persone gentili che ci aprirono le loro case e ci raccontarono la loro storia, persone che in quelle case avevano vissuto vite felici, realizzato il sogno di una vita in mezzo alla natura, o il desiderio di realizzare un villaggio per artisti come un signore amante dell'arte e collezionista di quadri.
Questi incontri ci hanno arricchito, abbiamo scambiato sogni ed emozioni finché una chiamata da parte di due fratelli di Plum Village, con la richiesta  di un luogo dove poter risiedere per un periodo di ritiro, ha aperto come per incanto le porte di quelle case.
Una delle proprietarie ci ha dato la possibilità di un affitto temporaneo per la residenza dei monaci, un'altra ha reso disponibile la sua residenza per la realizzazione dei ritiri e il signore amante dell'arte ci ha offerto gratuitamente il suo salone per le nostre riunioni e i nostri incontri.
Per diversi mesi una di queste belle case è diventata luogo di pratica con la presenza residenziale dei due fratelli Phap Bieu e Hue Truc, la meditazione serale il venerdì e il sabato sera nell'ampio salone con il camino e le giornate di consapevolezza la domenica nel giardino fra gli ulivi.
E molte altre visite sono seguite. In modo inaspettato si stava realizzando il nostro progetto!